Wednesday 30 October 2013
new yorkNew York New York, 8 settembre 2002. Con il mio collega, e amico carissimo, Andrea Spinelli e il giornalista, di moda e musica e quantaltro, del Secolo XIX Renato Tortarolo siamo in citta’ perche’ dobbbiamo andare a sentire, o siamo gia’ andati, i Rolling Stones a Boston. Approfittiamo della sosta newyorchese co per visitare le rovine delle Torri Gemelle. Dopo, amante della storia come lo sono sempre stato fino da bambino, ricordo che li’ sono morte 3mila prsone mentre al Colosseo in un solo, fatidico, famoso gioco di gladiatori ne morirono 13mila. E giu’ con cifre, critiche, cinismo&sarcasmo, paleopolitica. Squilla il cellulare di Andrea, a Lou avevo dato il suo numero per contattarmi, Andrea me lo passa dicendomi solo “Lou” e io, immeditamente “ Lou, I’m sorry, I’me here with my freinds in front of the ruins of teh Twin Towers, what a terrible ragedy”. Merito l’Oscar oppure no? Angelina “sotuttantajo” Jolie ha rivelato una terribile verita’: il marito Brad Pitt puzza. Frequenrti bagni, docce, deodoranti, lozioni, creme no, eh? Dopo 264 puntate, andate in onda sal 1984 al 1992, torna La sgnora in giallo. No, non Angela Lansbury, alla quale tra poco verra’ dato un premio Oscar d’onore. Lei forse fara’ un comparsata, ancora non lo ha deciso. La nuova Jessica Fletcher sara’ la magnifica attrce di colore – basta con il politically correct – Octavia Spenser, premio Oscar per The help. Precedo Roberto: da La signora in giallo a La signora in nero. Che risate. Che attrici. Che serie. Commossi, lunghi omaggi del commmedigrafo sir Tom Stoppard e dello scrittore Neil Gaiman a Lou. Se li merita. Indipenent e Daily Telegraph Piu’ passa il tempo epiu’ mi vengono in mente episodi con lui, non me ne vogliate se vi tediero’ ma lui per me, ripeto, e’ stato come un padre. Penso e mi rattristo per Costantino, scomparso il 23 ottobre di 50 anni, penso al fratello, mio zio, Nilo e ora penso a Lewis Allen Reed. Non posso? Tutti continuano a chiedermi dove ci siamo conociuti e io dico nel giugno ’80, a meta’ mese. A Genova. Dove persi anche la mia pesantissima macchina da scrivere Olivetti. Io ero, sono, saro’ sempre un fan quindi, silenzioso come il Continental Op di Raymond Chandler che tanto scoprimmo poi di amare, mi precipitai all’hotel Colombo, o Colombia, elegante e grande monumento liberty e neogotico davanti alla stazione ferroviaria di Genova Principe, dove alloggiava con la moglie Sylvia Morales, quella che i “bene informati” dicevano fosse un transessuale. I “bene informati” sanno tutto. Di tutti, Di tutto. Quindi attenzione. Mi nascosi dietro una gran palma e sbirciai e cercai di sentirlo. Diavolo di un Lou. Anni dopo mi chiese con quel suo sorriso beffardo “Paolo, ma non stavi nascosto dietro una palma la prima volta che venni in Italia?”. L’investigatore privato dovevi fare, Lou. Continental Lou. Poi, pero’, anche il cantante, se la chiamavo poeta, mr. Reed, alzava le spalle e sorrideva
Tuesday 29 October 2013
una preghiera
Una preghiera
Posso chiedere a chi
mi bombarda di mail circa cose relative di spettacolo di piantarla seduta
stante? Non vivo in Italia, meno male, i critici sono altri, odio i concorsi
televisivi pieni di luci e ospiti finiti quindi basta, grazie . E anche a si
ostina a conttarmi con Linkedin e
qualsiasi altro mezzo. O ho una mail, blo questo blog, il mio e’ un extremely antisocial network. Per
dirla in dialetto romanesco, come diceva
mio zio Nilo, “preti, parenti e pozzi a ‘un passo dar culo mio”. Anche Ravasi
che twitta su Lou Reed. Cosa si fa per un’ostia in piu’ . Prima per un pugno di
dollari. Ricordatevi quello che vi dico, trapassate tutte le frontiere ma mai
quella del ridicolo.
io c'ero
Io c'ero
Non so quale grande giornale italiano abbia pubblicato l'accorato ricordo di Patti Smith ma vorrei ricordare alla "poetessa" che a Fiuggi, dove doveva suonare con lui per un politico locale in un concerto presentato come "per la prima volta al mondo Lou Reed e Patti Smith", mr. Reed "con quell nonci voglio suonare". E non ci suono'. E consiglio di sapere esatamente il significato delle parole altrimenti "l'Itlia e' la settima [otenza mondiale". Poetesse, statunitensi, erano Erano Emily Dickinson, Diane Di Prima, Sylvia Plath, Toni Morrison.... Because the night, il grande successo della Smith, e' un pezzo scritto da Bruce Frederick Springsteen. Che lui non volle incidere
Non so quale grande giornale italiano abbia pubblicato l'accorato ricordo di Patti Smith ma vorrei ricordare alla "poetessa" che a Fiuggi, dove doveva suonare con lui per un politico locale in un concerto presentato come "per la prima volta al mondo Lou Reed e Patti Smith", mr. Reed "con quell nonci voglio suonare". E non ci suono'. E consiglio di sapere esatamente il significato delle parole altrimenti "l'Itlia e' la settima [otenza mondiale". Poetesse, statunitensi, erano Erano Emily Dickinson, Diane Di Prima, Sylvia Plath, Toni Morrison.... Because the night, il grande successo della Smith, e' un pezzo scritto da Bruce Frederick Springsteen. Che lui non volle incidere
due frasi
Due frasi
Spero che si possa scrivere rock'nd'roll con la stessa intensita' con cui si scrive un grande romanzo
Lewis Allen, Lou, Reed
Le perdite vere sono culturali
Roberto D,Agostino
Spero che si possa scrivere rock'nd'roll con la stessa intensita' con cui si scrive un grande romanzo
Lewis Allen, Lou, Reed
Le perdite vere sono culturali
Roberto D,Agostino
Monday 28 October 2013
e' morto un mio amico
E’ morto un mio
amico
Luo Reed. No, Lou
Reed. E’ morto. Oggi non me la sento di
scrivere e ricordare. L o faro’ nei giorni
prossimi, fidatevi. Oggi voglio ricordare l’amico e dirgli che ieri
sera, dopo la notizia datami tramite sms da Marinella Venegoni, ho visto un
film protagonista l’elegante investigatore Philo Vance, frutto della penna di
S.S.Van Dine, e poi ho letto, sul Sunday Times Magazine, un lungo articolo in cui la baronessa P. D. James,
93 anni, ha risolto un famoso caso giudiziario inglese. Il pezzo si intitola The
perfect murder e ha l’onore della copertina del settimanale. The perfect murder
e Perfect day. Non proprio. Anzi, assolutamente no . Almeno per noi che da oggi
siamo, grandi e piccoli, orfani. Tutti. Mi creda.
In moltissimi mi hanno chiesto di ricordarla, l’ho fatto anche alla
radio e sul sito del mio amico Roberto D’Agostino, ma basta cosi. Ricorda,
Roberto, quello che apriva le sue serate in discoteca con il suo Rock’n’roll e
quando glielo dissi lei non ci voleva credere. ”Lo ricorderemo cosi’, con la sua chitarra in
braccio e gli occhiali neri, a cantare Walk on the wild side. Come a dire
vieni dalla parte degli unici, fuori dalla massa” l’ha voluto ricordare cosi’, quando
suonava in un polveroso Circo Massimo,
il mio amico Luca Rosati. Che io mi ostino a chiamare Rocksati perche’
persevera nel voler suonare la chitarra. Luca e’ un poeta come lei mr.Reed, forse
lo sono anche io Certo un sognatore come lei e me. Abbiamo fatto un lungo
percorso insieme ma oggi mi faccia respirare unpo’. Dica ad, dica ad Andy e Doc
che il pezzo su di lei lo scrivero’ piano piano. Non si preoccupi. Promesa di
fan. Lo scrivero’quando si saranno seccate le lacrime. Addio, grande amico mio.
I Pearl Jam Ieri a
Baltimora l’hanno voluto ricordare cantando I’m waiting for my man. Grazie del
pensiero, Eddy, non doveva davvero disturbarsi. Meglio rabbrividre sentendo
Satellite of love cantata da Bono degli U2.
Sono stati momenti molto intensi per me, mr.Reed. Me li voglio tenere
stretti dentro per sempre. Almeno fino a quando non aspettero’ il mio uomo - il mio
grande amico Lou Reed - camminando sul lato violento della strada. Il lato dei
giusti
Sunday 27 October 2013
sia benvenuto il jazz
Sia benvenuto il
jazz
Per ricordare
Norman Granz, l’immigrato negli Stati Uniti nato in una famiglia ucraina, che
con il sassofonista cambio’ radicalmente il jazz sara’ bene, lo ha fatto oggi l’Observer,
ricordare cinque incisioni che qualsivoglia appassionato di musica dovrebbe
avere. Granz fondo’ la casa discografica Verve Records ed amava la musica. Un
discografico che amava la musica, come i fratelli,emigrati dalla Turchia, Ahmet
e Nehmet Ertegun che fondarono la Atlantic Records, la casa discografica dei
Led Zeppelin, o Chris Blackwell dell
Islands Records che ci fece amare il reggae, e non solo quello, e ci introdusse
al mondo di Bob Marley. Almeno, a me introdusse l’ascolto di Marley, ad altri l’ascolto
di Marley e altro amcora, roba non da monopolio . Aho’, a Zacca, quanto
chiacchieri. Taccio. Al primo posto, dunque, dovreste avere Ella Fitzgerald
sings te Cole Porte songbook, del 1956, al secondo West Cost Jazz, del 1956, al
terzo April in Paris di Count Basie del 1957, al quarto Night train, Oscar Peteson
trio, del 1962, e al quinto The jazz scene, artisti vari, incisione del 1949
trasferita in cd nel 1999. Ottimo ascolto
Elisabetta
Canalis per la festa di Halloween si vestira’ da Wonder Woman. Lo scrivo nel
caso qualcuno non se ne fosse accorto o non avesse sfogliato le pagine del
Corriere della Sera
A 90 anni, tra
due mesi Charles Aznavourian, lo conocete come Aznavour, ha conquistato la
Royal Albert Hall’ Prima confessato di leggere i testi dele canzoni su un
piccolo schermo perche’, ha spiegato, E’ difficile a volte venire da un
concerto in Italia e ricordarsi di cantare in inglese” . Ma Charles, che non
dimostra assolutissimamente l’eta’ che
ha, puo’ cantare in altre quattro lingue e la prima canzone l’ha scritta nel
secolo scorso, nel 1941. Nlel, diciamo cosi’, 2090 potrannno dire lo stesso gli
One Direction?
Gli Artic
Monkeys ha dichiarato in un’intervista che in Messico sono stati accolti con
scene degni della miglior Beatlesmania. I Beatles non suonarono mai in Brasile.
Gli Artic Monkeys che parlano di Beatles per me, scusate, e’ come se un filetto irlandese, o danese o argentino, Sia benvenuto il
jazz
Per ricordare
Norman Granz, l’immigrato negli Stati Uniti nato in una famiglia ucraina, che
con il sassofonista cambio’ radicalmente il jazz sara’ bene, lo ha fatto oggi l’Observer,
ricordare cinque incisioni che qualsivoglia appassionato di musica dovrebbe
avere. Granz fondo’ la casa discografica Verve Records ed amava la musica. Un
discografico che amava la musica, come i fratelli,emigrati dalla Turchia, Ahmet
e Nehmet Ertegun che fondarono la Atlantic Records, la casa discografica dei
Led Zeppelin, o Chris Blackwell dell
Islands Records che ci fece amare il reggae, e non solo quello, e ci introdusse
al mondo di Bob Marley. Almeno, a me introdusse l’ascolto di Marley, ad altri l’ascolto
di Marley e altro amcora, roba non da monopolio . Aho’, a Zacca, quanto
chiacchieri. Taccio. Al primo posto, dunque, dovreste avere Ella Fitzgerald
sings te Cole Porte songbook, del 1956, al secondo West Cost Jazz, del 1956, al
terzo April in Paris di Count Basie del 1957, al quarto Night train, Oscar Peteson
trio, del 1962, e al quinto The jazz scene, artisti vari, incisione del 1949
trasferita in cd nel 1999. Ottimo ascolto
Elisabetta
Canalis per la festa di Halloween si vestira’ da Wonder Woman. Lo scrivo nel
caso qualcuno non se ne fosse accorto o non avesse sfogliato le pagine del
Corriere della Sera
A 90 anni, tra
due mesi Charles Aznavourian, lo conocete come Aznavour, ha conquistato la
Royal Albert Hall’ Prima confessato di leggere i testi dele canzoni su un
piccolo schermo perche’, ha spiegato, E’ difficile a volte venire da un
concerto in Italia e ricordarsi di cantare in inglese” . Ma Charles, che non
dimostra assolutissimamente l’eta’ che
ha, puo’ cantare in altre quattro lingue e la prima canzone l’ha scritta nel
secolo scorso, nel 1941. Nlel, diciamo cosi’, 2090 potrannno dire lo stesso gli
One Direction?
Gli Artcic
Monkeys ha dichiarato in un’intervista che in Messico sono stati accolti con
scene degni della miglior Beatlesmania. I Beatles non suonarono mai in Brasile.
Gli Artcic Monkeys cheparlano di Beatles per me, scusate, e’ come se un filetto
si paragonasse a una balena. Filetto e balena possono cantare? Help Sia benvenuto il
jazz
Per ricordare
Norman Granz, l’immigrato negli Stati Uniti nato in una famiglia ucraina, che
con il sassofonista cambio’ radicalmente il jazz sara’ bene, lo ha fatto oggi l’Observer,
ricordare cinque incisioni che qualsivoglia appassionato di musica dovrebbe
avere. Granz fondo’ la casa discografica Verve Records ed amava la musica. Un
discografico che amava la musica, come i fratelli,emigrati dalla Turchia, Ahmet
e Nehmet Ertegun che fondarono la Atlantic Records, la casa discografica dei
Led Zeppelin, o Chris Blackwell dell
Islands Records che ci fece amare il reggae, e non solo quello, e ci introdusse
al mondo di Bob Marley. Almeno, a me introdusse l’ascolto di Marley, ad altri l’ascolto
di Marley e altro amcora, roba non da monopolio . Aho’, a Zacca, quanto
chiacchieri. Taccio. Al primo posto, dunque, dovreste avere Ella Fitzgerald
sings te Cole Porte songbook, del 1956, al secondo West Cost Jazz, del 1956, al
terzo April in Paris di Count Basie del 1957, al quarto Night train, Oscar Peteson
trio, del 1962, e al quinto The jazz scene, artisti vari, incisione del 1949
trasferita in cd nel 1999. Ottimo ascolto
Elisabetta
Canalis per la festa di Halloween si vestira’ da Wonder Woman. Lo scrivo nel
caso qualcuno non se ne fosse accorto o non avesse sfogliato le pagine del
Corriere della Sera
A 90 anni, tra
due mesi Charles Aznavourian, lo conocete come Aznavour, ha conquistato la
Royal Albert Hall’ Prima confessato di leggere i testi dele canzoni su un
piccolo schermo perche’, ha spiegato, E’ difficile a volte venire da un
concerto in Italia e ricordarsi di cantare in inglese” . Ma Charles, che non
dimostra assolutissimamente l’eta’ che
ha, puo’ cantare in altre quattro lingue e la prima canzone l’ha scritta nel
secolo scorso, nel 1941. Nlel, diciamo cosi’, 2090 potrannno dire lo stesso gli
One Direction?
Gli Artcic
Monkeys ha dichiarato in un’intervista che in Messico sono stati accolti con
scene degni della miglior Beatlesmania. I Beatles non suonarono mai in Brasile.
Gli Artcic Monkeys cheparlano di Beatles per me, scusate, e’ come se un filetto
si paragonasse a una balena. Filetto e balena possono cantare? Help si paragonasse a una balena. Filetto e balena possono cantare? Help
Friday 25 October 2013
film gotici
Film gotici
Buongiorno. Il Guardian di oggi, il critico cinematografico
Mark Kermode che ha pres oil posto del mitico Philip French che ha fatto il critico
per 50 anni, ha fatto, essendo Kermode un’appassionato della lettertura gotica
e del cinema horror, la classifica dei
dieci migliori film del genere secondo lui. Io riferisco e basta, lascio discettazioni e pontificazioni ai critici veri, quelli ch organizzano festival, convegni e
dibattiti. Al primo posto c’e’Nosferatu, del ’22, del regista tedesco F M
Murnau, uno che aiuto’ a definire Espressionismo Tedesco. Capolavoro assoluto. Al secondo Dracula,
del ’31, con Bela Lugosi e diretto da Todd Browning che
con Freaks dell’anno successivo forse firm uno dei film piu’ belli e terribili della storia del cinema. Al terzo c’e Rebecca, in italiano Rebecca la prima moglie,
del ’40 diretto da alfred Hitchcock con sir Lawrence Olivier, non ancora
baronetto, e Joan Fontaine, nella vita reale sorella di Olivia De Havilland. Hicthcock quell’anno non vinse l’Oscar che
ando’ a John Ford, vero nome Sean Aloysius McFeeney, per Grapes of wrath, in
italiano Furore, con Henry Fonda e tratto dallo straordinario libro di John Steinbeck,
scrittore subito dimenticato perche’ scriveva di temi sociali forti. Al quarto posto troviamo Horror of Dracula, del ’58, con
Christopher Lee e Peter Cushing e Terence Fisher alla regia, un classico dei
film della benemerita casa cinemaografica inglese Hammer Movies. Vi compare anche Bernard Lee, futuro M dei primi film di James 007
Bond, in seguito dichiaro’ che recito’ solo 13 battute e venne pagato 750 sterline,
una bella sommetta per quei tempi. Al quinto posto onore a Roger Corman e
Vincent Price per The pit and the pendulum, in italiano Il pozzo e il pendolo, del ’61. Corman porto’ sullo
schermo altro tre racconti di Edgar Allan Poe: La caduta della casa degli Usher,
Il corvo e La maschera dela Morte Rossa. Per signore signorine avverto che tra
gli interpreti c’e’ un Jack Nicholson pre Easy rider. Al sesto posto Rosemary's baby di Roman Polansky del ’68, con Mia
Farrow e John Cassavetes, tratto dall’omonimo libro di Ira Levin, autore anche
dell’imperdibile, terrificante I ragazzi venuti dal Brasile, grandissimo film
con Gregory Peck . All’ottavo Suspiria
di Dario Argento, romano e laziale, del ’77 con Jessica
Harper che aveva fatto innamorare il mondo ballando e cantando nel Il fantasma del palcoscenico di
Brian Di Palma. Al nono Near dark, dell’’87,
di Kathryn Bigelow, allora moglie di James Cameron, con Lance Erickson, visto
in Alien e nella superba serie tv Millennium.
E ultimo, o primo se volete, The orphanage di J.B. Byyona e prodotto da Guillermo del Toro. Film che
ricorda molto The devil’s backone, dello stesso Del Toro, The others, di Alejandro Amenabar The haunting di Robert Wise. Che sara’,
decenni dopo, il regista di Tutti insieme appassionatamente. E’ interpretato da Belen Rudea. Che e’ uno
schianto anche completmente vestita e senza farfallina e video d’amore scollacciati.
Diciamo cosi’. Gusti de critico cinematografico
del Guardian, fidatevi
Il primo ministro
inglese David Cameron, degno successore di Tony Blair, ha detto basta. Era ora.
Basta. Basta con il video, mostrato da Facebook, della donna decapitata. Basta.
E Facebook e’ un social network. E se
fosse un’antisocial enetwork cosa farebbe vedere? Mark Zuckerman, mi sembra si
chiami cosi’, che ha inventato Facebook non ha nulla da dire sulla vicenda? E i
fruitori del social network, questa novita’ che gli ha sconvolto la vita, non
hanno nulla da dire? Alla vergogna non c’e’ mai limite
Grande l’ex
tedesca democratica Angela Merkel che ha chiesto direttamente al primo, e anche
ultimo, presidente della “terra della speranza e della liberta’” se “mi state sorvegliando il cellulare da anni?”. E
grandi i francesi, gli odiati “cugini”, i
cui politici in coro hanno detto “gli americani hanno nemici o vassalli”. Lo spirito di Voltaire
non e’ morto.
Nella lotta al terrorismo internazione meno uno. Ieri un ragazzo di 13 anni che in California portava con se' una grosso ama di plastica, cioe' innocua, e' stato abbattuto a revolverate. La lotta al terrorismo internazionale non conosce soste e non guarda in faccia nessuno. Soprattutto i 13enni disarmat. Domanda: i coragioni tutori dell'orrdine, della speranza edela liberta' che fine faranno? S accettano risposte, evitare gli insulti.
Vogliamo dire
qualcosa della signorina Adrianne Truscott, la comica che recita senza slip? “Ve
la cercate: una commedia circa una violenza carnale protagonista la sua piccola
vagina e poco altro” e’ il titolo del suo pezzo, 50 minuti, con il quale ha
vinto un premio al prestigioso Fringe Festival di Edimburgo. Fa anche uno strip-tease,
non si fa mancare niente adrianne, e proietta scene di Robert De Niro, quasi
desnudo, in Taxi driver su tutto il suo corpo. Mi sia concesso ma continuero’
la mia vita senza la signorina Truscott che potra’ vincere tutti i premi che
vuole ma non mi convince. Si recita con l’espressione e e la forza e la foga,
mutnde e slip non c’entrano. Sulla violenza carnale non si scherza. Grazie, signorina, si rimetta le mutadine
La notizia va
data perche’ si tratta di musica, sembra: Kurt Cobain dei Nirvana da ragazzo
pensava di essere omosessuale. Perche’, l’omosessualita’ e’ una malattia da nascondere? E' qualcosa di cui vegognarsi? Per cui suicidarsi? A The advocate, la piu’ importante e prestigiosa rivista omosessuale statunitense, nel ’93 Cobain disse che si sentiva “omosssuale nello spirito” e che “probabilmente
potrei essere bisessuale”. Nella stessa occasione Cobain confesso’ di essere
stato picchiato selvaggiamente piu’ volte perche’ era amico di persone
omosessuali. Fino a 8 anni la famoglia Cobain era una famiglia modello, poi il padre spari' un giorno e non si fece piu' vivo. Svanito nel nulla. Trauma? Tragedia. Pensando alla moglie, Courtney Love, e al suo suicidio siamo sicuri che l’eterosessualita’
lo abbia aiutato? Sicuri sicuri?
La “nonna dell’Ontario,
per dirla con qualche spiritoso italico ad oltranza, il premio Nobel se lo
merivava proprio. Alice Murro, che vive col marito a Clinton,Ontario appunto, vicino al
lago Huron, con Dear life ha aggiunto una nuova gemma alla sua corona fatta di
racconti e un solo romanzo, Lives of girls and women. Brava. Brava. Brava. Non
per lo spiritosone al quale consigliamo, allora, la lettura delle opere dell’aborigeno
e del cedro. Aborigeno? Cedro? A Zaccagni’ ma che sei impazzito? Piano, piano.
L’aborigeno e’ l’australiano David Malouf e il cedro il libanese Amin Maloof.
Due titoli, dei tanti che hanno scritto, che da lettore - per carita’, non
critico, la stragrande maggioranza dei critici accatasta volumi e trancia giudizi
soltanto, oltre a partecipare a convegni, premi, premiazioni, io leggo e nemmeno sono famoso e pagato – consiglio vivissimanente a chi ama leggere,quindi cercare di
restare libero. Per Malouf Conversation at Curnow Creek e An imaginary life,
credo tradotti da Frassinelli, e per Maloof assolutamente Le crociate viste
dagli arabi, ovvero come gli storici arabi contemporanei delle Crociate
raccontavano veramente quello che succedeva in quei secoli. Sucedeva veramente.
La carita’ cristiana, a leggere bene, non albergava tra i Crociati. Scusate, Arabi
e Musulmani. Pubblica Tea, se non vado errato.
Leggo su La
Repubblica che se uno passeggia con l’amata passeggia piu’ piano, con ritmi piu’
lenti. Che fior di notizia. Che scoperta epocale. E’ con notizie del genere,
credo, che si fa, si costruisce, o si disfa secondo i gusti, il “grande
giornalismo italiano”
A domani , credo
e spero, e tenete sempre in mente quello che disse il filosofo inglese sir
Francis Bacon, “knowledge is power”. La conoscenza e’ potere
Thursday 24 October 2013
Mandela & U2
Aspettavate
notizie daNelson Mandela? No? E’ vecchissimo,
e’ vivo, una nazione, il mondo lo ammira e venera – verrebbe da dire “a ognuno
i suoi vegliardi! – e’ sempre nei cuori dei puri e sinceri democratici, e’
stato 27 anni in prigione e adeso si gode l’affetta e il calore che suscita.
No.non e’ di lui che voglio parlare di Paul Hewson, Dave Evans, Larry Mullen
jr. e Adam Clayton, gli U2. Il
produttore di Long walk to freedom, Harvey Weinstein, ha chiesto loro un brano per la colonna sonora
del film, interpretato dall’attore inglese Idris Ebla che e’ straordinario
nella serie della Bbc Luther, fa il poliziotto e non dico altro, e in The wire della HBO, fa il cattivissimo e
non dcio altro. Proposta immediatamente ccettata, penso all’entusiasmo
coinvolgente di Paul “Bono” Hewson, e
cosi’ ecco a voi, noi, a tutti, Ordinary loveche si potra’ vedere completamente
il 30 ottobre quando verra’ fatta ascoltare
per la prima volta insieme al trailer del film. Ancora una volta, dunque,
grazie Nelson. E, diciamolo, grazie anche agli U2
Lo sapevate del
Dublin Beatles Festival? Certo che no.
Per celebrare la loro nica visita in Irlanda, e il loro unico concerto
irlandese del ’68, Sgt Pepper’s lovely
hearts club band e’ del 967, sono stati
organizzati giorni di concerti, dibattiti,incontri per ricordare il quartetto.
Che aveva solidi radici irlandesi, ome si evince dal cognome Lennon e dal fatto
che George Harrison aveva parenti, che visitava spesso, a Drumcondra, che ‘ Dublino. Celebrazione divertente,
dotta, musicale, seria con letture, una per ogni album del quartetto, che si stanno tenendo al Trinity College, al
centro di Dublino. Alla Long Room che e’ una delle piu’ belle, famose e vecchie
lbiblioteche universitarie del mondo. Lunedi’ sera e’ toccato a Donovan Leitch, Donovan, si,
quello di Mellow yellow. Che ha ricordato
che quando erano in India a meditare insieme insegno’ loro qualche tecnica chitarristica tanto che
Harrison nel ’95, alla presentazione del docoumentario The Beatles Anthology, dichiaro’ che “Donovan era dovunque nel White album”. Capito la modestia del signor
Leitch? Mentre era da Maharishi Mahesh con Paul, John, George e Ringo Star, al
secolo Richard Starkey, insegno’ a
George e John, non al mancino Paul e al batterista Ringo, la tecnica chitarristica
del guitar picking sviluppata negli Stati Uniti negli anni ‘20 da Mother Maybelle Carter della Carter Family.
La nuova tecnica imparata da Jhn e’ evidente sentendo pezzi come Dear Prudence, Mother’s nature son e Julia.
Ma la si uo’ sentire anche in Bluebird di McCartney e, soprattutto, in quel
capolavro assoluto per quel che riguarda il suono della chitarra che era, e’ e
restera’ sempre While my guitar gently weeps. Dove l’altro chitarrista era, in
italiano sul dsco, L’Angelo Misterioso. Eric Clapton, il miglior amico di Harrrison,
destinato a rbarle la moglie, l, eterea Patty Boyd per la quale poi scrisse
Wonderful tonigt. Il Dublin Beatles Festival si terra’ tra poco, il 7, 8, 9,10
novembre, sappiatelo e comportatevi bene.
Avevo detto ieri
che Morrissey ha scrito un gran libro, peraltro edito dalla Penguin? Nella prima
settimana ha venduto 34.918, secondo la rivista di settore The bookseller,
battendo Helen Fielding e l suo nuovo libro protagonista Bridget Jones. La
rilevazione va avanti dal ’98 e Morrissey non solo ha batuto Mad about my boy
della Fielding ma, limitandoci alla musica, l’autobiorafi di Keith Richards che
nela prima sttimana vendette 6mila copie ed e’ un gran bel libro da leggere
tutto d’un fiato. A voi importera’ poco ma Eleonr Cannon, la 29enne neozelandese
che ha vinto il Man Booker Prize , ha visto le sue vendite crescere del 1500%
ed ha venduto 6mila copie. Che pero’ sono l piu’ basse per il vincitore del
premio dal 2007 quando vinse la dublinese Anne Enrigth con The gathering, in
italiano tradotto da Guanda col titolo La veglia. Autrice e libro, e anche gli
altri suoi, ottima. Leggete e ditemi
Soffrite? State
male?Tanto, tanto male? Per il Guardian,
non un “grande giornale italiano” qualunque, che riporta una seria ricerca del
gruppo Lloyds Pharmacy per sentirvi bene ascoltate Bridge over troubled water
di Simon&Garfunfel, Angels di Robbie Williams, Candle in the wind di Elton
John, Easy dei Commodores e Albatross dei Fleetwood Mac quando vivevano ancora
in Inghilterra e la chitarra la suonava Peter Green, autore del pezzo e anche,
se la memoria non mi inganna e non mi inganna, Black magic woman che tuti
credono di Carlos Santana. Una cortesia, piccola piccola, sentitevi Green. Se state giu' risollevatevi un po' con quelle note. Con la music e non con altro.
“Vogliatevi bene”, ioieri ho scritto vogliate
bene all’Italia, e’ stata l’ultima frase pronunciata da Alida Valli alla televisione
italiana. Attrice. Occhi di ghiaccio. Bellezza che lasciava senza fiato.
Interprete vera. Guardatevela, vi suggrisco solo un titolo, in Senso di Luchino
Visconti. Statemi bene, cercate di leggermi domani, usate il cervello che avete
dentro alla testa e ricordatevi sempre quello che dise il filosofo inglese sir
Francis Bacon: knwledge is power .La conoscenza e’ potere
Wednesday 23 October 2013
led zeppelin
Led Zeppelin
Buongiorno,
finalmente una buona notizia in un mondo di Rihanne e Lady Gaga e Myles Cyrus ,
o come si chiama lei. Cercando tra vecchi nastri Robert Plant, cantante dei Led
Zeppelin , ha trovato alcuni brani inediti che erano stati incisi e poi
scartati. E, ha dichiarato alla Bbc, di non vedere l’ora di lavorarci sopra con
le tecniche attuali e poi, avuto il parere favorevole del bassista John Paul Jones,
pubblicarlo in Hidden gems, gemme nascoste, che dovrebbe proporre solo rarita’
dei Led Zeppelin. Jimmy Page, che non vedrebbe di buon occhio l’operazione,
sarebbe invece d’accordo per una riunione del gruppo nel 2014, il che
faciliterebbe l’operazione che ha in mente Plant . Cioe’ fare uno o piu’
concerti e poi lanciare Hidden gems. Jones, pero’, non ci pensa proprio. Il 67enne bassista ha
gia’ dichiarato piu’ volte che il 2014 per lui “sara’ pieno di opera”. Infatti
sta preparando un’adattamento da The ghost sonata dello scrittore norvegese
august Strinberg. Plant spera di convincerlo ad aderire e portare avanti il
progetto perche’ vorrebbe pubblicare un brano cantato da Jones, che aveva gia’
cantato il pezzo Battle of Evermore nel tour mondiale dei Led Zeppelin nel
1977. Originariamnte sarebbe stato un duetto con Sandy Denny, lei quella sera
si senti’ male e lui allora suono’ il basso canto’ con esiti superbi. John Paul, sei ci sei batti un colpo e di’ di
si. Grazie
Postscritto:
qualcuno dei critici musicali di tutto il mondo dica alla sigorina Cyrus che il
titolo Wrecking ball e’ stato gia’ usato da Emmylou Harris e da Bruce
Springsteen. Che, a quanto pare, non va giu’tanto per il sottile viste le tre
accuse di palgio riedite per brani dei suoi tre album. E Outlaw Pete e’
esattamente I was made for loving you, brano dei Kiss del 1977. Semplicemente
con le parole cambiate. Qualsivoglia sia
l’artista non si fa. Non si fa.
Grande successo
sta ottenendo la bella autobiografia di Stephen Morressey, che giorni fa si e’
dichiarato “humansexual”, ex fondatore e cantante degli Smiths. Chissa’ se in
Italia si vedra’ mai Morrissey 25: live, il bellissimo documentario girato alla
Hollywood High School di Los Angeles, strepitosa costrizione Art Noveau, lo
scorso marzo. Concerto secco, duro e puro, gruppo eccellente, sala stracolma,
biglietti venduti online in 12 secondi. Il Rock e la Poesia. Concerto-documetario
visto con la fan numero uno, forse due o tre, di Morrissey in Italia, Nora
Zaccagnini. Mia figlia
Siete
appassionati di vinile? Vi piacciono i cd? Stravedete per i dvd? Roba serissima
tipo un 45 giri di Connie Francis o un picture disc di Bob Marley. Bene,
andate al 32 the Market Arcade in Souh
Great George’s Street e mi ringrazierete. Sentitamente. O mi benedirete se siete cattollici. Vi
consiglio di vederlo bene e girarlo meglio la Market Arcade, tipico mercato vittoriano al chiuso,
un vero gioiello architettonico dove si piu’ trovare di tutto. E di piu’ Vinile,
cd e dvd? Anate da Spindizzy Records, chiedete di Enda, ha lo stesso nome del
primo ministro irlandese, e ditegli che vi mando io. Poi, tornate/i a casa,
sentite la musica e guardate le immagini. E pensate a Enda e me.
Oggi sono 50 anni
che e’ morto mio padre Costantino Zaccagnini, marito di Orlandina Gigliani e mi
adorata madre. Un pensiero a lui e a loro due da un figlio che spero non li
abbia mai fatti vergognare
A giorni vi
relazienero’ su Le week end con Leslie Duncan e Jim Broadbent, commedia inglese
che mi sipresenta molto bene. Dove? Ovviamente all’IFI, Irish Film Institute
Statemi bene e vogliatevi
bene. Anche all’Italia. Z
Saturday 12 October 2013
Alice Munro
Si puo’
dissentire da un’amico caro, un fratello? Si ouo’ e si deve, e’ d’obbligo.
Nella sua giustissima furia iconoclasta piena di copri nudi il sito Dagospia ha
chiamato Alice Munro “la nonna dell’Ontario” e mi chiedo come si faccia a scrivere
certe cose impunemente. Qualcuno, in Italia, ha letto la Munro? Anche letta in
inglese? “La nonna dell’Ontario”/ Va bene che viviamogli anni e i momenti che
viviamo ma allo sbeleffo tanto per lo sberleffo bisogna porre un limite.
Abbiamo ancora un cervello, usiamolo. Diciamo basta alla dittatura del
pressapochismo, in Italia e nel mondo. Torniamo alla “legge del taglione”. “chi
sbaglia paga e i cocci sono i suoi”. Alice Munro nonna dell’Ontario. E allora
Roberto Vecchioni e Claudio Magris? Capisco Philip Roth ma,
capisco William Trevor, maestro del racconto come la Munro, ma pe il resto
stediamo un velo. Pietosissimo. Leggetela, in questi giorni i suoi libri
saranno scontati in libreria, e quelli di Trevor e poi, cortesemente, sappiatemi
dire. Ma sappiatemi dire. E prima leggetela. Perche’ una nonna cosi’ lo
vorremmo tutti. E poi chi ha detto che
uno non posa scrivere benisismo in Ontario? Chi? I soloni romani? Gli intellettuali televisivi italiani? I grandi giornalisti
italiani? I maestri del pensiero italiani>? I tuttologi italiani, che
pontifinano su tutto, dalla mitologia greca ala guerra in Siria? Possibili che in tanti anni non si sia perso
solo il senso del pudore ma anche quello della responsabilita’? Del ragionare
col cervello e con quello che fa rima
con cervello? Tutti possono e fanno tutto in Italia. Anche improvvisarsi birichini
e spiritosi critici letterari. Nrell vita bisogna fare una cosa, una sola, e
farla al meglio sempre. Less is more,meno e’ meglio. Learn not earn, impara e non
guadagnare. Belle? Vi piacciono? La
prima non e’ mia.
La Bbc rifa’ The bridge,
la strepitosa serie svedese/danese, e si chiameraa’ The tunnel, tra Francia e
Inghilterra . In The bridge c’era un cadavere in mezzo al ponte, nel punto
esatto dove corre il confine tra Svezia e Danimarca, qui si trovera’ un
cadavere nel treno che colega Francia a Inghilterra. Ponte tra Danimarca e
Svezia, non tra Reggio Calabria e Messina, Sicilia e Calabria. Forse un’impresa
un po’ piu’ ardua visto che la’ si tratta di Oceano Atlantico, he copre il 20% della Terra, e qui di Mare Mediterraneo, cioe’ mare chiuso. Ma non ai fiumi di denaro.
Con gli italiani a guardare. Quellli che si alzano la mattina per lavorare.
Quando hanno un lavoro.
Arrivati a corto
di idee gli studi televisivi statunitensil stanno lanciando le serie tratte dai
film o copiando a man bassa. Homeland e; la serie delle serie ma nessuno ha mai
visto la swrie araba da cui ha copiato tutto.
E arrivera’ anchela serie, non e’ stato chiesto il permesso al regista
TerryGilliam, tratta dal suo film 12 monkeys con Brad Pitt. E’ inutile, “l’americani
so’forti”
Wednesday 9 October 2013
the wicker man
Come promesso
eccoci a The wicker man, un film culto de ’73 di Robin Hardy. Copie perse,
ritrovata una sola, aggiunti 8 minuti che erano stati tagliti ed ecco a voi un
signor film horror. Senza un filo di sangue, morti che camminano e masticano
giugulari, sesso sfrenato, orge di cadaveri. Un horror magnifico. Della mente.
Come i racconti di Montague Rhodes James e il dublinese Joseph Sheridan Le
Fanu. O il racconto Il giro di vite di Henry James che, se non lo avete mai
letto, vi consiglio di farlo al piu’ presto. Qualsiasi cosa che troverete di Henry James vi
purifichera’ del mondo, moderno e insulso. E, gia’ che ci siete e siamo in tema di
cultura, Il Maestro edito da Fazi Editore. Magnifico, superbo libro che Colm
Toibin, un gande autore dellaletteratura irlandese contemporea, ha scritto sul James vecchio e su Firenze. Non
dico altro, spendeteli due euro e entrate in lbreria. In libreria. Non nei
supermarket che spacciano per tali. In libreria. Dove troverete i librai, che
vendono e leggono libri. The wicker man,
certo. Una storia tra cristianesimo a paganesimo girata in un’isola scozzese
mozzafiato, protagonisti Edward Woodward, Christopher Lee, senza canini insanguinati,
e una deliziosa ed appetitosa Britt Eklund, nuda quanto basta. E un Lindsay
Kemp barista basettone non ancora
convolto nel suo teatro immaginifico. Un film che buca il cervello, se c’e’,
e pone innumerievoli interrogativi sulla vita e la religione. Che dovrebbe
essere visto dai religiosi. E dai laici militanti e ancora in grado di pensare,
dubito ce ne siano ancora in giro. Saluto con tristezza Giuliano “Ringo” Gemma e il generale Giap. Gemma erculeo,
Gemma lre dei ladri accanto ad
Angelica/Michele Mercier, Gemma del Deserto dei Tartari, Gemma con Allen, di
sfuggita, in From Rome with love. Gemma, una persona seria. Che non si era montato
la testa, lo sport nazionale. E Giap,
102 anni, piccolo vietnamita, che prima caccio’ i francesi, a combattere per la
Francia c’erano anche Alain Delon e Philippe Leroy, e poi bastono’ anche la “piu’grande
potenza del mondo”, come amano scrivere i “grandi giornali italiani”, gli Stati
Uniti d’America. C he , se non sapete prendete nota perche’ e’ Storia, l’ultima
guerra vinta l’hanno vinta con Theodore Roosevelt contro la Spagna nei primi anni del Novecento: la “liberazione
di Cuba”.
Credo non lo abbiate
letto, ci sono cose ben piu’ importanti di cui scrivere e me ne rendo conto, ma
l’Italia del “belcanto” oggi 9 settembre
2013 dovrebbe celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi a
Busseto, Parma. Roba obsoleta, stantia, vecchia. La Storia della Musica. Storia?
Musica?Ma di cosa stiamo parlando quando sono in tanti a chiedersi quale sara’
il futuro di Dudu’? E della “pitonessa”? Chiedo scusa, ma nelle redazioni ci
sonpo redattori pagati appositamente per
inventare soprannomi risibili? Perche’ in Italia un grosso acquazzone diventa “Penelope”
e il caldo asfissiante “Caronte”? Una grossa nevicata come verra’ battezzata?
Il primo film arabo, mi dispiace dirlo, ma e’ un
serio contendente alla corsa ll’Oscar. Mi dispiace per Paolo Sorrentino eToni
Servillo e La grande bellezza, film che
ho amato e amo tanto, ma Wadjda, di Haifaa Al-Mansoor, prima donna regista dell’Arabia Saudita, e’ un semplicissima gemma che lascia
senza fiato, una fuggevole occhiata in e su un mondo, quello islamico, che ci
ostiniamo a non voler conoscere o platealmente osteggiare salvo poi fare
clamorose, divertissime, imbarazzanti,rocambolesche marce indietro come ‘
capitato adsso con il “gas siriano”. Un film che col la sua semplicita’
colpisce duro, un film che fa pensare,molto, che lascia interogativi, non un
film stracult, solo una storia.
Domanda , che
sorge spontanea sfogliando e vedendo quotidianamente i “grandi giornali
italiani” che seguono ossessivamente le loro nude e rauche vicende: ma a voi di
Myles Cyrus e Rihanna cosa vi importa? Onestamente? Profondamente? Seriamente?
Sinceramente? Perche’ vengono continuamente chiamate cantanti e showgirls? Accetto risposte. Intanto mi godo quello che
ha detto su di loro Annie Lennox, cantante e donna vera, l’ho conosciuta e
vista e parlato con lei tante volte, mi ha anche dedicato un cd scrivendomi di
scrivere un libro. E non e’ detto che non lo faccia sperando di riportare alla
realta’ qualcuno. Solo uno mi basterebbe. Perche’ onestamente, che Belen
Rodriguez sia sull’altalena in bikini e la sorella Cecilia faccia le prove di
un’abito da sposa mini a Roma, la mia citta’ e la mia squadra, si dice “nun ce
ne po’ frega’ de meno”. O me sbajo, rega’?
Wednesday 2 October 2013
Piove, che meraviglia
Oggi giornata
uggiosa, finalmente. Pioggia e sole per
anticipare come si deve l’andata, domain, all’IFI per vedere una perla dimenticata,
e fortunosamente ritrovata: The wicker man di Robin Hardy, film culto con
Edward Woodward, Christopher Lee Britt
Ekland. Un film di cui si parla e parlato tanto, si e‘ favoleggaito moltissimo,
ma si e’ visto pochissimo. Maledizione.
Ripareremo. E ne riparleremo. Perche’ per me un blog e’ questo, il superlativo
di solitudine. Che io ho sempre combattuto scrivendo cosicche’ chi voleva
leggermi poteva starmi vicino. Triste? Niente affatto, credetemi. LI chiamo social networks, formidabili questi
statunitensi, ma non c’e’ nulla di piu’ antidemocratico, antieducativo, antisociale
e antiumano dei social networks. Dovi iomi faccio glia ffari tuoi, tu guardi le
foto pornografiche, lei si fotografa svestita, lui pavoneggia etuoan, si fanno e disfano govwrni ed
economie, si fanno e disfano amicizie con la tecnologia. Credo sia arivato ilo
momento di tornare ad usare la testa e sbarazzarsi del molto, moltissimo,
inutile che ci circonda, che centinaia di persone, ancora, sono diventate.
Filosofo? No, timoroso di mandare queste righe. Che sono indirizzate ai
prirandelliani uno, nessuno, centomila visto che chi vorrei mi scrivess enon lo
fa o lo fa con telegrammi, sms e mail, incomprensibili a qualsivoglia mente
umana. Poi ci sono le legioni di quelli
che “hanno da fare”, di quelli che “sono stanchi”: e davanti a queli anche uno
malato di sclerosi multipla com eme, da 14 anni, alza le braccia, inchina la
testa e si dichiara battuto. Che dire ch efare se non compatire dinanzi a tanri
struggenti stat d’animo? Cosa e’ la salute, la vita, la morte? Facezie.
Quisquilie epinzillacchere avrebbe detto il principe Antonio De Curtis,
in arte Toto’. Comico. Attore. Comico e drammatico poi. Come Aldo Fabrizi,
romano, debprdante, divertente presenza. Ieri sera in Prima comunione di
Alessandro Blasetti era, come sempre, una forza della natura. Perche’ non lo si
ricorda abbastanza? In Inghilterra lui e Toto, sarebbero stati nominati
baronetti, a Napoli la toba di Toto, sta crollando tra gli inutili, soliti,
vuoti proclami. Perche’ non si fanno
rassegne, non si fa conoscere alle giovani generazioni questi nomi? Perche non
si fa vedere una delle regi edi Fabrizi, Emigrantes, sugli italiani emigrati in
Argentina dopo l’immane e inutile tragedia della guerra fascista? Fabrizi era un naturale talento comico, come daltronde
la sorella Lella, ma aveva fama di burbero, di bastian contrario, di “fascista”
in un cinema a forti tinte rosse ma assai poco comunista. Rigaudatevelo nei pa
i di Don Pietro in Roma citta’ aperta di Roberto Rosssellini, commuovetevi,
emozionatevi, piangete e urlate quando Anna Magnani viene falciata con raffiche
di mitra dai nazifascisti. Dhe dire di
meglio e di piu? Che i dvd, usciti qualche anno fa in edicola e gelosamente
vendutimi da Stellina& Walterino, hanno successo, io fornisco saltuaria
traduzione, anche tra i cinefili celti. Capito er sor Ardo? Er panzone? Er
bove? A rana? Er batrace? adesso, poveri
uomini, come direbbe lo scrittore finlandese Hans Fallada? Lo propose in Italia
la collana Medusa di Arnoldo Mondadori Editore, ripeto Arnoldo Mondadori
Editore, e se qualcuno che mi legge lo compra e se lo legge poi mi ringraziera’.
Alla giornata uggiosa odierna uno che
sta in dieta d’acciaio come risponde? Sigari toscani Garibaldi e dvd, ovvio.
Perche’ domani mi attende The wicker man. E, si sa, domani e’ un’altro giorno
Dimenicavo:
dopodomani si votera’, quasi certa la
vittoria del si, per abolire il Senato cosi’ si risparmieranno 20 milioni di
euro. Ah, questi irlandesi
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